“Voglio fare con te / ciò che la primavera fa con i ciliegi.” Poema XIV, Pablo Neruda.
Ha uno spazio fra le righe scritte da Pablo Neruda e un santo patrono, la ciliegia, San Gerardo dei Tintori, la cui ricorrenza cade il 6 giugno.
E in giugno a Gavirate c’è la festa in suo onore. L’anno scorso la Festa delle Ciliegie ha compiuto i suoi 40 anni nella splendida cornice del lungolago cittadino al Parco 5 Piante.
La festa Nasce nel 1980 ma veniva organizzata già prima nel 1950. Anche quest’ anno, come sempre, si svolgerà al Parco 5 Piante di Oltrona nella frazione di Oltrona al Lago, da dove si gode quell’ incantevole vista su Campo dei Fiori e sul Lago di Varese.
Il primo e secondo weekend di giugno la festa è organizzata anche per sensibilizzare e preservare il verde dell’intera zona e ruota attorno a iniziative ludiche, musicali, concerti e balli e qui le ciliegie si possono non solo gustare ma anche acquistare.
Il frutto più rosso dell’amore e della bellezza sacro ad Afrodite, grande, piccolo, sferico, cuoriforme tende allo scarlatto, al rosato, al quasi nero e al quasi bianco, non è dunque vero che è sempre rosso, ma come l’amore il suo colore muta nel tempo e il suo cuore può diventare dolce e amaro.
In Sicilia una dichiarazione d’amore fatta sotto un albero di ciliegio porterà fortuna agli innamorati ma in Finlandia si dice che questo frutto rappresenti il peccato. Simbolo di amore o peccato? In Inghilterra sognare un albero di ciliegie porta sfortuna mentre in Cina la ciliegia è specchio della bellezza femminile. Amore e morte: in Giappone il fiore di ciliegio è simbolo nazionale per il colore rosa dei suoi fiori, perché i fiori bianchi, in origine, furono macchiati dal sangue dei guerrieri sepolti sotto gli alberi di questo frutto; anche i samurai decidevano di suicidarsi ai piedi di un ciliegio. Qui i fiori dell'albero sono conosciuti come sakura e antichissima è l’usanza dell’Hanami, ovvero ammirare il ciliegio giapponese in fiore.
Ciliegia deriva dal greco kérasos che poi è il nostro popolarissimo dialettale cerasa, soprattutto al sud; in portoghese è cereja, in spagnolo cereza. Da Plinio il Vecchio sappiamo che venne importata dalla Turchia nel 72 a.C.
Nella rappresentazione pittorico-religiosa di questo frutto associato a Maria e a suo figlio Gesù Bambino, la ciliegia viene epurata da ogni forma di pagana bellezza per diventare simbolo di sacrificio e amore universale. Nei temi pittorici religiosi classici non si contempla più quella ‘Natura morta di ciliegie in un paesaggio’ dipinta dal Bimbi l’enorme cesta colma di 34 varietà di ciliege catalogate e descritte anche da Micheli come ‘Lista di tutte le frutte che giorno per giorno dentro l’anno sono poste alla mensa del Ser.mo Gran duca di Toscana’. Le tante antiche varietà descritte peraltro, come è accaduto per molti frutti oggi non esistono più.
Nella ‘Madonna delle ciliegie’ dipinta da Tiziano c’è un Gesù sorridente su un parapetto, offre ciliegie alla Madre che lo guarda piena di tristezza.
La ciliegia è ormai diventata sacra.
Nel dipinto “Madonna con bambino e zuppa di latte” David rappresenta Maria che tiene sulle ginocchia il bambino. Gesù ha in mano un rametto di ciliegio, è assorto, non sta giocando, medita sul proprio destino.
Il destino è associato a questo frutto anche nel capolavoro Il sapore della ciliegia il film del 1997 di Abbas Kiarostami vincitore della Palma d'Oro al Festival di Cannes. Il regista - poeta chiama in causa interrogativi sulla vita antichi tanto quanto quella dell'uomo. Riflette sul suicidio Kiarostami perché il suo protagonista, il signor Badii, ha deciso di uccidersi e cerca qualcuno disposto a spingerlo o salvarlo. E’ la ricerca calma e straziante di qualcuno che lo convinca del perché la sua vita sia o non sia meritevole di essere vissuta.
Ma in mezzo a tanto dolore compare improvvisa la semplice genuinità di un sapore, quello della ciliegia.
DOVE AMMIRARE CILIEGI IN FIORE
A Morosolo frazione di Casciago c’è il suggestivo Parco comunale dei ciliegi .
Il “viale dei ciliegi” di via Gaggio. E poi i ciliegi in fiore a Milano Collina dei ciliegi alla Bicocca, Il Giardino di Teresa Pomodoro di Piazza Piola, il Parco del Monte Stella, il Parco Industria Alfa Romeo – Portello, Il ciliegio di Vergo Zoccorino. Picnic fra i ciliegi anche a Cascina Pizzo a Mediglia. La fioritura dei ciliegi a Villa La Rotonda a Inverigo. Sempre a Milano in Porta Nuova la Biblioteca degli Alberi, al Parco di CityLife. Al Giardino della Chiesa della Beata Vergine Addolorata (San Siro), alla Corte di Santa Maria delle Grazie. Al Parchetto di Sant’Eustorgio. A Piazza Santo Stefano. A Piazza Sant’Eufemia.